
Venerdì 24 gennaio 2020 ore 21.00 in Cattedrale a Senigallia: preghiera ecumenica. Ogni sera dal 18 al 23 gennaio 2020 alle 19.00 nella chiesa del Porto a Senigallia: preghiera animata dai gruppi ecclesiali. Questa è nella Diocesi di Senigallia la tradizionale Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani a cui tutti sono chiamati. Un’iniziativa ecumenica che qualcuno potrebbe pensare sia nata dopo il Concilio Vaticano II, mentre la sua storia è più antica. Chi volesse trovarne l’origine, o meglio gli eredi di coloro che ne furono all’origine, dovrebbe bussare al convento di Sant’Onofrio al Gianicolo a Roma, dove risiedono i Frati francescani dell’Atonement, parola inglese quest’ultima che significa espiazione. Fu il loro fondatore, infatti, il servo di Dio padre Paul Wattson (1863-1940), statunitense, che quando ancora si chiamava Lewis Wattson ed era un pastore episcopaliano, propose di pregare per una settimana, appunto, perché le confessioni cristiane cominciassero un cammino ecumenico. Wattson a un certo punto della sua vita fu infatti segnato dall’incontro con il Movimento di Oxford, ispirato dal cardinale John Henry Newman, per la riconciliazione della Chiesa anglicana con Roma. Nel 1898 insieme a Lurana White fondò la Società dell’Atonement, con il proposito di portare la spiritualità francescana nel mondo episcopaliano (gli anglicani negli Usa). Nel 1909 entrambi insieme a una quindicina di seguaci chiesero a papa Pio X di essere accolti nella Chiesa cattolica. Nacquero poi due realtà religiose, una maschile e una femminile, ancora vive e attive.
La Settimana di quest’anno ha come tema «Ci trattarono con gentilezza (Atti 28, 2)», dal brano degli Atti degli Apostoli relativo al naufragio di san Paolo a Malta. «Una storia di divina provvidenza e al tempo stesso di umana accoglienza», si legge nel documento di presentazione della Settimana.