
Il 22 maggio, festa in cui la Chiesa Cattolica festeggia Santa Rita, è il giorno della tradizionale “Benedizione delle rose” che avviene, dopo la Messa festiva, anche nella nostra Parrocchia e ovunque si celebri il nome della Santa. Nella Collegiata e Parrocchiale di S.Giustina alla Piazza del Comune, cuore del castello martiniano in uno dei borghi più belli d’Italia, sabato 22 maggio, siamo invitati a portare da casa le rose che, al termine della Messa prefestiva delle ore 19, saranno benedette e potremo riportare nelle nostre abitazioni. Analogo rito nella Messa prefestiva a Ponterio alle ore 18.
Ma perché la rosa è il simbolo della santa umbra?
La storia vuole che alla fine dei suoi giorni, Rita, malata e costretta a letto, chiese a sua cugina di portarle due fichi e una rosa dall’orto della casa paterna. Nonostante fossero nel pieno dell’inverno, a Roccaporena, la cugina vide in mezzo alla neve proprio una rosa e due fichi. Li raccolse e tornò a Cascia per portarli a Rita.
Da allora, la rosa è diventata il simbolo ritiano per eccellenza e rappresenta l’amore di Santa Rita che diffonde il suo profumo ovunque.
Ancora oggi si dice che ogni volta che Santa Rita intercede per un miracolo il suo corpo, conservato all’interno della Basilica di Santa Rita da Cascia, emani profumo di rosa. E’ conosciuta oltre che “Santa della Rosa” e “Santa della Spina”, dal popolo anche “Santa delle cause impossibili” data la quantità enorme di miracoli attribuiti.
Fu beata, 180 anni dopo la sua morte, nel 1627 sotto il pontificato di Urbano VII e venne canonizzata durante il Giubileo del 1900 da Leone XIII.
Ogni anno il 22 maggio anche nella nostra Parrocchia e in tutta Italia si celebra la festa di Santa Rita. Una processione della statua e la benedizione delle rose che vengono poi consegnate ai fedeli.