
L’anno si apre con la festa di Maria santissima Madre di Dio, nella quale, come dice la liturgia, celebriamo la sua Verginità feconda.
E’ la festa della Madre col Bambino, la festa della Vita!
La benedizione, grande tema della liturgia di questo giorno, è dono di vita, lode per la vita e richiesta di vita piena.
La benedizione è anzitutto dono di vita, iniziativa creatrice divina che previene ogni nostra richiesta;
la benedizione è poi lode per la vita, stupore, gratitudine
(anche quando tutto e tutti congiurano a istillare tristezza, amarezza, delusione riguardo alla vita). Pensiamo alla cupa mentalità sterile nella quale siamo immersi, che si manifesta nella dramma della denatalità, nell’aborto, nell’eutanasia ormai chiamata diritto al suicidio assistito, nel rifiuto della propria identità sessuale.
La benedizione è infine richiesta di vita piena, nella giustizia, nella ricerca della verità, nella libertà, nel sereno possesso di ciò che ci appartiene, nella possibilità di fare impresa e metter su famiglia.
E se celebriamo la vita umana nel suo valore biologico e spirituale (infatti l’uomo ama, odia, fa il bene e il male, cerca, giudica e trova un senso alle cose perché non è solo carne, ma spirito) oggi ne celebriamo anche il valore soprannaturale: l’adozione a figli di Dio, frutto della nascita da donna del Figlio di Dio, vissuta nell’ esperienza meravigliosa dell’azione dello Spirito Santo e nella prospettiva dell’eternità.
Sì! Questa vita biologica che riceviamo grazie ai nostri genitori, animata dal soffio divino che infonde l’anima spirituale nel momento del nostro concepimento, rigenerata per la nascita di Cristo dalla Vergine, percorre meravigliata i pochi passi dell’avventuroso cammino nel tempo, con la sguardo al tutto ed al per sempre dell’eternità.
Siamo nati…e non moriremo mai più!
Grazie Signore per il tempo che ci doni, e per il 2021 che ci sta dinanzi! Fai che sappiamo fare buon uso di questi tuoi doni!
Don Emanuele, Parroco