
Giovedì Santo: Messa nella Cena del Signore e lavanda dei piedi
Ore 19,00: Mondolfo
Ore 20,30: Stacciola
Ore 21,00: Ponterio
Nella Messa “In Coena Domini” (Nella Cena del Signore) si ricorda l’istituzione dell’Eucaristia e si apre il Triduo Pasquale della Passione, Morte e Risurrezione del Signore. Il gesto della lavanda dei piedi è il ricordo dell’amore di Dio che si abbassa fino ai nostri piedi, sporchi come il peccato, per rialzarci.
Dalle ore 21 nell’Insigne Collegiata Parrocchiale S.Giustina – nel cuore di uno dei borghi più belli d’Italia – si terrà a Mondolfo l’Adorazione Eucaristica. Dopo la Messa In Cena Domini, i fedeli sono invitati ad adorare il Santissimo che è stato deposto presso l’altare della Reposizione. Nell’Eucaristia riceviamo il sacramento del mistero pasquale di Cristo morto e risorto, al quale comunichiamo proprio mangiando quel pane. Ma la Chiesa ci invita anche ad adorare questo mistero per prolungare la comunione con Cristo, per associarci intimamente a Lui, per rafforzare la nostra fede nella Sua presenza, consapevoli che “tutti siamo chiamati a rimanere in modo permanente in presenza di Dio” (San Giovanni Paolo II). Questo è permesso a tutti, anche a coloro che sono impossibilitati a ricevere l’Eucaristia. L’adorazione è una comunione di desiderio.
Al mattino, alle ore 10, nella Basilica Cattedrale di Senigallia la S.Messa crismale presieduta dal Vescovo Franco Manenti. Giovedì Santo, infatti, si ricorda l’istituzione del sacerdozio ministeriale da parte di Cristo durante l’ultima cena. In Cattedrale si celebra la Messa Crismale, che prende il nome dal Crisma, olio santo consacrato: i presbiteri rinnovano le promesse sacerdotali.