Fiaccolata alla Madonna delle Grotte giovedì 31 maggio

Gran fiaccolata in notturna all’antico santuario della Madonna delle Grotte quello in programma a chiusura del mese di maggio giovedì 31. Alle ore 21 il ritrovo presso la Collegiata Parrocchiale di S.Giustina, presso la piazza del castello martiniano, per poi procedere con le fiaccole verso il santuario passando per il convento di San Sebastiano. Antica tradizione, manifestazione di fede che puntualmente si rinnova due volte all’anno, alla volta del Santuario della Madonna delle Grotte, la fui miracolosa effigie viene venerata sin dal 1679.

Ogni uomo, ogni credente è un pellegrino

l camminare è una delle attività primordiali dell’uomo. Perciò viene naturale di pensare a lui come ad un “essere viaggiante” e di considerare tutta la vita come un cammino.

Anche per la Bibbia è così. Nel Libro della nostra fede, la vita come cammino è un motivo ricorrente.

Nell’Antico Testamento la vicenda di Abramo (che viene chiamato l’Arameo errante) e quella dell’Esodo degli Ebrei dall’Egitto son presentate come modelli per i credenti di tutti i tempi.

Nel Nuovo Testamento la vita cristiana è definita come un seguire Gesù sul la strada stretta e aspra della vita. Uno dei modi più antichi per indicare il cristianesimo è quello di chiamarlo semplicemente “la via del Signore” (At 9, 2; 18, 25). Gesù stesso si presenta come via, anzi come la via (Gv 14, 16).

I cristiani, si sa, sono nel mondo senza essere del mondo. Sono un popolo di sradicati (Eb 11,13; 13,9.14) e la loro vita è un continuo pellegrinare (1Pt 1, 1; 2, 11): non un vagabondare senza meta, ma un camminare nello Spirito (Gal 5, 16ss; Rm 8, 4) verso “il santuario” (Eb 8,9), cioè verso la patria che è nei cieli.

Il cristiano non è mai un arrivato (Fil 3, 12) finché non è giunto alla ‘terra promessa’  dove Gesù ci ha preceduto per prepararci un posto dove Dio sarà tutto in tutti.

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